Internazionale Main Thread

[Lombardiamia]

Ibracadabra, magia
contro l'incantesimo

Lo svedese non segna in Europa da quasi due anni: stasera contro il Fenerbahçe nell'esordio stagionale in Champions ha l'occasione del riscatto. Ma lui assicura che non è un problema. O forse è un problema in via di risoluzione...



ISTANBUL, 19 settembre 2007 - Gli unici numeri che gli interessano, al momento, sono quelli che fa in campo. Ed è un periodo che Zlatan Ibrahimovic ne fa, porca miseria se ne fa: testa e piedi che sembrano un tutt’uno, nel senso che ormai produce calcio alla velocità con cui lo pensa. E ci pensa pochissimo: una botta d’istinto e via, come se non fosse mai passato il tempo delle sfide adolescenti che giocava nelle strade di Malmoe. Tutt’al più, ogni tanto Ibrahimovic pensa ai numeri del suo nuovo contratto, già pronto e solo da firmare: su quel pezzo di carta ci sarà scritto che in Europa in pochissimi, o forse nessuno, guadagneranno quanto lui. Anche quello è un buon modo per sentirsi in diritto-dovere di inventare spettacolo per chi paga. E paga per avere questo, da lui.

TRANQUILLO DENTRO - Anche quello, ma non solo quello: Ibrahimovic in questo periodo è tranquillo “dentroâ€

[Totally FRANK]

Van der Vaart, l'ultimo sogno di Moratti
19 09 2007

Gli ultimi attriti tra Luis Figo e Roberto Mancini hanno ancora una volta messo in evidenza come la scelta di restare all'Inter, da parte del portoghese, sia stato un favore, quasi personale, a Massimo Moratti.

Il rapporto con il tecnico non è mai stato dei migliori. Figo non digerisce le sostituzioni anche se l'età dovrebbe fargli accettare senza polemiche anche un utilizzo part-time. A fine anno il portoghese dovrebbe smettere col pallone, condizionale d'obbligo però perchè dagli Stati Uniti sono arrivate offerte faraoniche dai Los Angeles Galaxy, la squadra di Beckham.

L'Inter già si sta guardando intorno per trovare un fantasista che possa inserirsi negli schemi del Mancio. Il francese Nasri resta un obiettivo ma il Marsiglia chiede 25 milioni, euro più euro meno, per il suo gioiellino che in molti indicano come l'erede di The Bald Algerian.

Più facile è trattare con l'Amburgo per Rafael Van der Vaart, 24enne olandese ex compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic all'Ajax. Proprio l'attaccante svedese avrebbe garantito sulle qualità del giocatore che già al termine di questo calciomercato doveva lasciare l'Amburgo.

Van der Vaart gioca nella Bundesliga dal 2005, dopo essere cresciuto calcisticamente nella giovanili dell'Ajax. In Germania ha avuto una prima stagione altalenante e solo lo scorso si è espresso su alti livelli.

Con la squadra tedesca ha segnato 17 reti in 45 presenze ma fino ad oggi il talentuoso orange non è rimasto troppo soddisfatto della dirigenza del club anseatico, partita con grandi ambizioni che non si sono però ancora concretizzate. Un motivo in più per sposare quelle dell'Inter?

[Lombardiamia]

Figo e Mancini.


Luis Figo viene sostituito, contro il Catania, dopo 65 minuti di alti e bassi. Il portoghese esce dal campo, stringe la mano a Roberto Mancini, poi tira un calcione ad un cubo pubblicitario. Due le domande che noi comuni mortali ci chiediamo: 1) Perché il calciatore ha avuto questa reazione? 2) Perché esiste ancora qualche strano personaggio che butta m…. su l’allenatore di Jesi?

Il tecnico nerazzurro ha più volte dichiarato che Luis Figo non avrebbe giocato tutte le partite, che il portoghese, grande giocatore, sarebbe diventato importante se utilizzato a dovere, e che l’ex pallone d’oro tutte queste cose le sapeva, perché tra i due c’era stato un lungo dialogo qualche mese fa. Dopo 3 giornate il centrocampista ha giocato 147 minuti, partendo in due occasioni titolare. Ha giocato gli stessi minuti di Julio Cesar, ha disputato tutte le gare ufficiali dall’inizio della stagione e ha un minutaggio, in campionato, superiore a Chivu, Burdisso, Solari, Jimenez, Suazo, Adriano, Crespo e Cruz. Con Javier Zanetti, Dejan Stankovic, Olivier Dacourt e Zlatan Ibrahimovic, è sempre stato convocato, contando anche la partita di Istanbul, per tutti gli incontri stagionali.

Perché dovrebbe adirarsi con il suo allenatore? Perché all’età di 35 anni ha giocato 64 minuti in meno di Zlatan Ibrahimovic in quattro partite? Il portoghese sa di essere forte, importante e carismatico e non accetta il ruolo di gregario di lusso. Parlando di Mancini: cosa avrebbe dovuto fare contro il Catania? Lo ha fatto giocare titolare, lo ha lasciato in campo più di un’ora, poi avendo gli uomini contati per gara di Champions League, gli ha dato fiato cambiandolo con un certo Stankovic, non con Caio o Sempronio.

Figo è un giocatore eccezionale, un professionista vero, un uomo disponibile e intelligente, ed è per questo che col passare del tempo capirà e stringerà la mano a Mancini, come il nostro allenatore fece con Eriksson.

[Lombardiamia]

Hodgson all'Inter, Capello al Fenerbahce

Il tecnico inglese torna da Moratti: sarà dirigente per i rapporti con Uefa e Fifa
Strani intrecci di calciomercato. Non di fantamercato. L'Inter è a Istanbul: e fra Mancini, Capello e Roy Hodgson si apre uno strano girotondo che merita attenzione.

Si riparte da una intervista di Moratti, a Famgilia Cristiana: storia dell'ultimo fine settimana. I presidente tesse un'altra volta le lodi di Fabio Capello, racconta che l'aveva contattato e lo voleva sulla panchina nerazzurra, rilevando Mancini. I tempi storici sono quelli di un'estate fa, e anche della scorsa primavera. I tempi (oggi) sono sbagliati: normale che Mancini scuota la testa, ma al presidente poco importa. Gli sta bene il Mancio, seppure a intermittenza; il suo sogno Capello rimane immutato. Problemi?

Il problema è che Capello va a Istanbul, inviato per le telecronache. Niente di preordinato, in senso interista: perlomeno fino a prova contraria. Molto, invece, per quel che riguarda il Fenerbahce di Zico. Là non sono molto contenti di lui, e i dirigenti turchi vorrebbero Fabio Capello sulla panchina della loro squadra. Sondaggi, si può fare? I quattrini ci sono, Capello ribadisce che questo è un anno di sosta, come lo era stato il 1998-'99 dopo il ritorno al Milan. Fermarsi, guardare, riflettere. Aspettare. La panchina dell'Inter nel 2008? E' quel che si sussurra.

Terzo tema, Hodgson. Comunque sia, intorno alla panchina nerazzurra qualcosa, è fatale, si deve sempre agitare. In tal caso, il ritorno di Hodgson, il tecnico inglese che ha guidato l'Inter dal '95 al '97 e brevemente nella primavera '99. Grande amico di Moratti. Agli inzi di ottobre, mister Roy tornerà ufficialmente in nerazzurro. Ma come dirigente: scelta già compiuta, Hodgson curerà i rapporti internazionali, quel posto lasciato vacante un anno fa dopo la scomparsa di Giacinto Facchetti. Nessun consiglio per la panchina. Ci mancherebbe. O no?

[Totally FRANK]

Inter che succede? Moratti furioso con Mancini
20 09 2007

La sconfitta di Istanbul, getta molto ombre sull'Inter di questo inizio di stagione. Le assenze di diversi titolari, soprattutto in difesa, può essere presa come parziale attenuante.

Ciò che è evidente è la mancanza di un'impronta di gioco rispetto alla scorso anno e il fatto che la strada in Champions è già in salita in un girone che potrebbe rivelarsi più ostico del previsto. Incredibile a dirsi questo per una squadra che ha dominato lo scorso campionato con oltre venti punti di vantaggio sulla Roma che in questo momento è la squadra che esprime il gioco più spettacolare e redditizio in Europa.

Tornando ai nerazzurri è imbarazzante l'involuzione del gioco. Molto dipende dallo stato di forma di alcun i giocatori, decisamente lontano dal top.

Stankovic contro il Fenerbahce non è mai entrato in partita. Schierato a sinistra il serbo ha inciso poco creando più confusione che altro. Suazo sembra ancora poco inserito negli schemi. 'La potenza è nulla senza il controllo' diceva uno spot televisivo e l'hondrugeno ha sinora sfruttato pochissimo il suo potenziale. Per Ibrahimovic una serata 'no' può capitare. Le perplessità su Rivas si sono rivelate eccessive, certo è che sul colombiano non ci si può affidare pienamente per le restanti gare di Champions e urge al più presto il recupero almeno di Chivu.

Intanto si dice che Moratti fosse piuttosto rabbuiato, per non dire furioso, dopo la sconfitta di ieri sera. Il rapporto con Mancini pare essersi deteriorato recentemente dopo il mancato arrivo del centrocampista richiesto dal tecnico come rinforzo per la mediana.

Il fatto che Mourinho, oltre che Fabio Capello, siano liberi sul mercato non deve essere trascurato. Moratti ci ha abituato a colpi a sorpresa e sicuramente la panchina di Mancini, in questo momento, è meno salda rispetto a qualche mese fa.

[Lombardiamia]

Retroscena sul passaggio di Roberto Carlos all'Inter

Fonte: Controcampo
Incrociare Roberto Carlos, per gli interisti, è sempre un piacere. E un dispiacere. Perché ha vestito la maglia nerazzurra nel '95-'96, salvo poi essere frettolosamente spedito al Real Madrid, dove ha giocato da fenomeno per undici stagioni prima di approdare al Fenerbahce, e fare la festa ai suoi amici nerazzurri, sconfitti 1-0: lui, come al solito, fra i protagonisti. E lasciando ancora quei cuori nerazzurri feriti, giacché dopo il brasiliano nessun altro terzino sinistro è stato alla sua altezza, nemeno alla lontana. Vedi Maxwell, tanto per fare l'ultimo esempio: paragone da rabbrividire.

Comunque sia, qui non rifacciamo la storia sui perché l'Inter -estate '96- abbia ceduto Roberto Carlos. Bensì raccontiamo un particolare inedito, che ieri è venuto a galla nel corso di un colloquio -televisivo- fra Maurizio Pistocchi e il brasiliano, collegato da Istanbul per il dopo-partita su Mediaset Premium. "Ciao Roberto, come stai?". "Benissimo". "Complimenti, e a proposito: ti ricordi di quella volta, dicembre '94? Ernesto Pellegrini ti aveva preso per la sua Inter. Ti avevo segnalato io. E poi...". "Sì che mi ricordo. Come no?".

Frammenti di memoria. Era andata così. Fine novembre '94: l'Inter ha un presidente, Pellegrini, un allenatore, Ottavio Bianchi, un direttore sportivo, Mariottini. E un giovane terzino sinistro che non è male, Paolo Tramezzani: s'infortuna, e a sinistra si apre una lacuna da colmare. Poco prima di Natale, per gli auguri di rito, Pellegrini telefona a vari giornalisti coi quali intrattiene buoni rapporti, fra questi appunto Pistocchi. I convenevoli si spostano su questioni interiste, serve un giocatore e si ascoltano i consigli. Pistocchi dice: "Ho visto un giovane del Palmeiras, Roberto Carlos. Per me, è fortissimo. Se vuole, le faccio recapitare una videocassetta".

Recapito pronto. E all'Inter sobbalzano: ma questo è un portento. Via alla trattativa, Roberto Carlos è in scadenza di contratto, ha 21 anni e mezzo, gli offrono un contratto di 3 anni a 1 miliardo di lire netto all'anno, lui accetta (all'epoca, quei soldi sono tanti soldi). L'Inter al Palmeiras non deve una lira. Non resta che aspettare la fine della stagione. Ma dopo Natale, Pellegrini matura l'idea che l'Inter e il calcio, dopo quasi undici anni, siano abbastanza e decide di cedere il club a Massimo Moratti: da tempo la trattativa è avviata, e il 19 febbraio viene formalizzato il passaggio di consegne. Sotto la guida dell'indimenticabile Peppino Prisco.

Nel pentolone nerazzurro, dopo il passaggio di consegne, c'è anche il contratto di quel giovane brasiliano. Ma a primavera gli uomini di Moratti dicono: i nuovi giocatori della nuova Inter li prendiamo noi. Così a Roberto Carlos non resta che rifare la firma per il Palmeiras e aspettare altri notizie al di là dell'Oceano. Poi, in estate, va in Coppa America: e mette in mostra al mondo il suo talento. Tant'è che l'Inter si ricorda benissimo di lui, e avvia la procedura per portarlo a Milano. Operazione riuscita, con un particolare in più: al Palmeiras vanno 11 miliardi e mezzo di lire. La lungimiranza quando si smarrisce ha un prezzo: e si paga.

Poi, la stagione di Roberto Carlos a Milano non è esaltante. Non lo è l'Inter 1995-96, che passa da Bianchi a Suarez e poi a Hodgson. Tant'è che a luglio, dinanzi alle richieste del Real Madrid che ha appena preso Fabio Capello, ecco che -inopinatamente- si decide: per 13 miliardi di lire, l'Inter cede a don Fabio uno dei terzini sinistri più forti del Mondo, e di sempre. La plusvalenza è di 1 miliardo e mezzo di lire. Il rimpianto, undici anni dopo, è ancora come undici anni fa

[Totally FRANK]

Figo-Mancini, altra lite
21 09 2007
I rapporti tra Mancini e Luis Figo sono sempre più tesi. Sul finire del secondo tempo della gara di Champions contro il Fenerbahce, il portoghese ha lanciato uno sguardo di fuoco verso la panchina quando Mancini ha ordinato a Jimenez di battere un calcio d'angolo al posto proprio di Figo che si già portato sulla bandierina per calciare l'angolo.

[caos]

[caos]

[Lombardiamia]

[quote="caos"]MEGA OFFERTA: IL FUTURO DELL'INTER E' UN GIALLO?

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Trecentocinquanta milioni di Euro. questa l’offerta che Massimo
Moratti troverà scritta in una busta nei prossimi giorni per cedere
il suo pacchetto di azioni dell’Inter.

Il mittente dell’offerta è un cinese di Hong Kong, un “certoâ€

[Totally FRANK]

It all sounds good....but it looks like we will become another chelsea if he comes....And after all,it will sad to see moratti leave the club even though he is not as professional as the milan president or others(which hurts the club a bit)

[Lombardiamia]

[Totally FRANK]

[caos]

[Totally FRANK]

[Lombardiamia]

[Totally FRANK]

[caos]

[Totally FRANK]

he keeps talking a little too much.....These comments were really unnecessary....Whether he meant it or not,he knows it will be twisted out of proportions by the media.....then why talk
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Inter: Capello e Mourinho, le ombre di Mancini
24 09 2007

Inutile fare drammi dopo sei gare ufficiali. L'Inter però sembra lontana parente di quella brillante e dominatrice della scorsa stagione. Tra infortuni, squalifiche e forma scadente di alcuni suoi più importanti elementi, la squadra di Mancini ha iniziato faticando.

Massimo Moratti è cauto nelle sue valutazioni: "Non penso ci si debba arrabbiare o esprimere giudizi definitivi, però dobbiamo capire quali siano i nostri mali - ha dichiarato il patron nerazzurro - Certamente ci sono problemi in difesa dovuti alle assenze e non bisogna dimenticare che abbiamo fuori anche Vieira".

In realtà le parole del numero uno di Via Durini, dopo il pareggio di Livorno, sono state sin troppo comprensive perchè la posizione di Mancini è improvvisamente diventata instabile, nonostante il fresco rinnovo milionario (da 5 milioni a stagione) siglato al termine dello scorso campionato.

Moratti e parte dello staff dirigenziale non hanno digerito il modo in cui Mancini ha inserito i nuovi acquisti, da lui fortemente voluti. Chivu, infortunio a parte, è stato schierato in tutti i ruoli della difesa e pure a centrocampo nella prima gara di campionato contro l'Udinese.

Suazo è a secco da diverse partite e a Mancini si accusa il fatto di non averne sfruttato le enormi capacità. Nel Cagliari Suazo era l'unica punta, in una squadra abituata a giocare di rimessa, ora l'honduregno deve cambiare modo di giocare visto che l'allenatore non ha intenzione di costruire intorno a lui uno schema di gioco.

Se gioco e risultati dovessero ancora latitare, nella testa di Moratti sono solo due i nomi dei possibili sostituti di Mancini sulla panchina nerazzurra.

Josè Mourinho, liberatosi dal Chelsea, è un pallino del petroliere milanese e lo stesso portoghese avrebbe rivelato di voler tentare l'avventura in Italia.

Fabio Capello è l'altro candidato forte per la panchina nerazzurra. Solo una questione d'orgoglio impedirebbe l'arrivo del tecnico friulano a Milano. Capello infatti dovrebbe accettare la proposta di una società che già lo aveva contattato prima di scegliere Mancini, d'altra parte Moratti dovrebbe invece dimenticare il passato bianconero di Capello ma soprattutto certe dichiarazioni che non sono mai piaciute al patron nerazzurro.

[caos]

Premesso che non abbiamo giocato bene, l'arbitraggio di trefoloni è stato vergognoso (vi ricordo che il guardalinee che ha assegnato il rigore al livorno è l'ultras del Bilan che si allena con la maglia di sheva...finito anche lui nel caos di moggiopoli)!
Non guardate solo i rigori, ha fischiato continuamente falli contro i nostri attaccanti non ha ammonito giocatori del livorno qualcuno già ammonito, ha invertito rimesse che i guardalinee davano a nostro favore in poche parole è stato irritante e questo non aiuta chi si trova già in difficoltà!
ps.
Rigore su Adriano grande come una casa
Rigore per fallo di mano su tiro di adriano
Rigore su maxwell.....
Non bisogna attaccarsi agli episodi ma quando uno esagera la partita è falsata....!