Internazionale Main Thread IV

[maro]

Kuzmanovic?

[Messinterista]

[Totally FRANK]

[Lombardiamia]

Serie B project...

[Totally FRANK]

We lost 2-0 yesterday against Chelsea but we played much better than the scoreline suggests. Like all Mou's teams, Chelsea took their chances well. An excellent goal by Oscar and a non-existent penalty. Other than conceding the first goal in a counterattack where it was a 3 on 3 situation, we were pretty compact at the back. Looks like Mazarri is first trying to get the defensive side of things in order because the attack was pretty poor.

Icardi was invisible most of the game. Palacio did all the running and Icardi was mostly static. He needs to improve his movement a lot. Both, Palacio and Icardi are not the tallest and posed no aerial threat. Considering we play with wing backs I think Belfodil would be a better bet, Terry and Cahill got first to every aerial threat.

We need Kovacic in midfield, we miss his quick accurate short passes and movement. Alvarez wasn't bad but we need a Kovacic kind of player to create and maintain the tempo. We definitely need reinforcements in midfield.

[red]

[Lombardiamia]

[red]

Thought Conte made some interesting remarks the other day.

Was speaking about how the important thing for Juve is to keep steadily building and growing i.e. not winning the title or going far in the CL wouldn't be the end of the world.

Said he wouldn't want to win like Inter did when they won the treble and it just be a one off and there be no foundations laid down for longer-term success to be sustained.

Easy to say when there is no prospect of Juve winning the treble, I suppose.

[Messinterista]

[Messinterista]

Samuel thigh strain

Inter defender Walter Samuel has been diagnosed with a second degree thigh strain.

The Argentine pulled out during the final training session before last night’s 2-0 friendly defeat to Chelsea.

Tests have now confirmed a second degree strain in his left thigh.

This type of injury usually requires four to six weeks on the sidelines.

Source: http://www.football-italia.net/37463/sa ... igh-strain

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aaaaaaaaaaaaand the season hasn't even started yet.

[Lombardiamia]

[Lombardiamia]

End of an era...

Moratti svela: "Thohir, ecco perché ho scelto così. Io? Resto solo se..."

Fonte: Gazzetta dello Sport


“Imbarazzato? No, anzi... Sono rimasto colpito. Le parole di Ernesto sono un immenso atto d’amore verso l’Inter e una grande prova di amicizia nei miei confronti. Ha ragione: le squadre di calcio bisogna amarle. E io credo di saperne qualcosa... Mi ha telefonato e mi ha detto: Massimo, ti dispiace se dico quelle cose? Figurati, gli ho risposto. È un gran signore”. Massimo Moratti parla così alla Gazzetta dello Sport e spiega i motivi dell'ormai imminente cessione di quote (probabilmente la maggioranza) a Erick Thohir.

Davvero nutre dei dubbi? La partita con la nostalgia è ancora aperta?“La nostalgia, per definizione, ci sta sempre alle spalle. Questo il limite degli atti d’amore, i miei come quelli di Pellegrini... No, io ho deciso di guardare al futuro”.

Ma non sarebbe attraente la prospettiva di un gruppo di amici che interviene per passione, e magari per sanare qualche debito di troppo?
“I debiti, i debiti: parlate sempre di quelli, ma è un errore di prospettiva. Il debito dell’Inter è simile a quello di altre grandi società, e non mi preoccupa affatto. Comunque rimanda in gran parte alla mia persona ed è strutturato in maniera solida. Potrei tranquillamente continuare da solo. Il problema non sono i debiti, il vero problema è il fatturato. Sono le risorse necessarie per lo sviluppo: un tema commerciale, se proprio non vogliamo definirlo industriale, che nel calcio suona brutto... Ciò di cui mi preoccupo è il futuro della squadra. E questo non può prescindere dall’espansione del marchio sul mercato internazionale”.

Vabbé, ma da qui a consegnare una parte del proprio cuore a un miliardario indonesiano ne corre... Davvero non esistevano alternative? Forse è l’avatar di Moratti che risponde, certo una voce lontana dalle emozioni.
“Vede, per anni il calcio italiano, e mi assumo la mia parte di colpe, ha vinto all’estero sul campo ma finanziariamente ha giocato una partita assolutamente casalinga. E l’ha perduta. S’è nutrito di diritti televisivi e di colpi di mercato. Per carità, anche quelli servono, creano identità e coesione tra i tifosi, che sono il primo patrimonio di una squadra. Ma oggi ci ritroviamo incapaci di fare sistema, con stadi vetusti, senza un format che possa realmente attrarre un interesse planetario. Creare un solido mercato all’estero è un’operazione lunga, difficile e costosa. E la concorrenza è fortissima. L’ingresso di un socio asiatico, per esempio, quel mercato fondamentale te lo porta in casa. Ti costringe a cambiare indirizzo e abitudini manageriali. Ti apre al mondo e a nuove risorse in modo quasi automatico. Insomma, ti internazionalizza persino più di un Triplete...”.

Già, il mitico Triplete. Forse va rintracciata proprio lì, in quella stagione ebbra di trionfi, recente e ormai lontanissima, l’origine del nuovo pensiero morattiano, la rabbia imprenditoriale e la delusione razionale che ora lo costringe a dar voce, e ragione, al proprio avatar. Da quei titoli, in realtà, l’Inter non è riuscita a capitalizzare nulla, se non la grande e immateriale gioia di averli conquistati dopo decenni di astinenza. Sul piano finanziario, la tripla vittoria non ha innescato un ciclo di sviluppo. Al contrario, ha marcato un apogeo, preludio a un rapido declino. La progressione di bilancio è impietosa: nel 2010 l’Inter aveva 251 milioni di fatturato, oggi 170. Certo, manca il contributo della Champions ma la distanza con i grandi club internazionali si è fatta abissale.
“Un’immensa gioia e un altrettanto immensa occasione sprecata, ecco cos’è stata... Sa, l’Inter è come una figlia. Una ragazza bellissima, con doti straordinarie. Una ragazza di una volta... Le dai tutto per farla divertire, perché è giusto così. Ma viene un tempo in cui è opportuno mandarla in collegio. La disciplina e l’educazione sono fondamentali per la sua crescita. Solo così imparerà a camminare da sola... L’Inter ha tagliato enormemente i costi di struttura e gli stipendi, ma questo non serve a nulla se il fatturato si riduce. Ripeto, non è una questione di sopravvivenza. È un problema di sviluppo e va risolto con un’innovazione forte. L’Inter vale molto più di quanto produce in termini di fatturato. Deve valorizzare il proprio marchio sul piano internazionale se vuole avere un futuro in linea con la sua tradizione”.

Alle cifre, come alla dannazione del Triplete, non si sfugge: nel 2010 gli stipendi ammontavano a 235 milioni, oggi si sono ridotti quasi alla metà, ma le perdite a bilancio restano stabili sopra i 70 milioni di euro. Thohir, o chi per lui, non è una resa dei sentimenti, è una necessità razionale. Lo capiranno i tifosi? E Pellegrini si accontenterà delle risposte?
“Li capisco eccome, i nostri tifosi: il mio primo pensiero è a loro perché l’Inter è di chi la ama. Mi creda, sto agendo per loro. E capisco anche Pellegrini: la sua proposta e il suo affetto sono proprio la dimostrazione che nell’Inter è maturato un valore enorme e inespresso che bisogna liberare per il futuro. Del resto, un eventuale arrivo di Thohir non sarebbe affatto in contraddizione con l’ingresso di altri soci rappresentativi del mondo interista...”.

E Moratti in tutto questo che ruolo si ritaglia?
“L’Inter sarà una società gestita in modo moderno e internazionale. Se servo, resterò a dare il mio contributo. Ma per favore non mitizziamo il mio ruolo. Lo chiedo anche ai tifosi: i presidenti-simbolo a un certo punto diventano un tappo.... L’Inter non è una mia questione personale. In fondo, non ho mai amato le poltrone”.

[Messinterista]

Moratti: 'Inter must move on'

President Massimo Moratti explains why he decided to sell part of Inter to Indonesian magnate Erick Thohir. “I am worried about the future of the club.”

The negotiations with the Indonesian businessman are a very advanced stage, though it’s still not clear what percentage of the club he is going to sell.

“Ernesto Pellegrini is right when he said you have to love a club. I know something about that...” Moratti told La Gazzetta dello Sport.

“Nostalgia is by definition behind you. I decided to look to the future. People keep talking about debts, but that is the wrong perspective. Inter have similar debts to other big clubs and I am not worried about those, as I could easily continue covering it myself.

“The real problem is revenue. Those are the resources necessary for development. I am worried about the future of the club. That’s all apart from the expansion of the brand on the international market, which also has to be done.

“For years Italian football – and I take my share of the blame here – won on the field in Europe, but played entirely on home turf in financial terms. And we lost.

“Clubs were built entirely on TV rights and transfers. Those are necessary too, but today we’re incapable of forming a system with modern stadiums and formats that can attract planetary interest. Building the brand abroad is a long, difficult and expensive process with very strong competition.

“For example, the introduction of an Asian club is fundamental to bring home that marketplace. It forces you to change your managerial habits and opens up international resources. It makes you more international than winning the Treble.”

Inter have struggled since securing the Champions League, Scudetto and Coppa Italia in 2010, including plummeting revenue.

“It was an immense joy and an equally immense wasted opportunity,” confessed Moratti.

“You see, Inter are like a daughter, a beautiful girl with extraordinary abilities, so you give her everything she wants to make her happy. But the time comes when it’s opportune to send her to college. Discipline and education are fundamental for her growth. It’s the only way she’ll learn to walk on her own two feet.

“Inter enormously sliced into the wage bill and infrastructure costs, but this is pointless if the revenue also shrinks. This isn’t an issue of survival for Inter, but rather development and strong innovation. Inter are worth so much more than what their revenue suggests and have to make the most of the brand internationally if the club wants a future in line with its tradition.

“Believe me, I am acting in the interests of the fans. Inter will be managed in a modern and international way. If needed, I will remain to give my contribution, but please let’s not make me into a myth. Presidents as symbols can become a blockage at some point...”

Source: http://www.football-italia.net/37480/mo ... -must-move

[Totally FRANK]

I had the very good fortune of seeing us getting trashed by Valencia. We were 1-0 down before even half of them got to their seats.

Only two points of consolation were that, MIlan lost too and Silvestre is still shit.

On a side note, Moratti is completely right about the fact that internationalizing the club is the way forward. Among the 4 teams there, Chelsea had the most support even though Milan, Inter and (probably even) Valencia have more trophies and history of winning on their side.

[Lombardiamia]

[kros]

Did anyone watch yesterday's match? After the bad performance against Valencia I opted not to start awake till 00:30 to watch the match. Apparently there was some improvement.

One good thing that has come out from these early friendlies is that we will not be playing Chelsea, Valencia and similiar teams in the Serie A but rather Juve, Napoli, Milan etc ... all teams which have sucked almost as much as us till now.

[Totally FRANK]

I did watch the game yesterday and we were pretty good for the first 60 minutes. We had one man more in midfield because of Alvarez playing as a second striker rather than Palacio, and I have to say Alvarez had a good game.We got more midfielders in the box and at the end of Palacio's passes when he drifted out wide, which we sorely lacked against Valencia.

Alvarez was pushed back when Kuz came off for Belfodil and his influence diminished. Fitness levels considering, this may be a conundrum for Mazzari to solve.

Another player that impressed me was Olsen. This kid has the good makings of a regista and even at this age has the composure and nerves to play for the first team. I think we should give him a chance.

The penalties to end the game where fun to watch. Icardi did a paneka right after Pirlo took his penalty. Carrizo saved Isla's penalty and blasted an unstoppable shot to win it for us. This means absolutely nothing but it was just fun to watch Carrizo.

[red]

Yeah, I watched the first half and was quite impressed with how quickly Inter got support up to Palacio when they won the ball back. It's usually Juve's midfield that is bursting beyond the opposition midfield, rather than the other way round.

Admittedly, Inter had the extra man in there, but they still played the system pretty well.

[Lombardiamia]

It's funny that we had an extra man in there, considering Cambiasso was playing...it's usually the other way round.
Haven't seen the match either, but I got the same feedback as you guys. The fact that we're getting more midfielders into the box seemed evident even against Hamburg (was it Hamburg we played a couple of weeks back?). Seems like Alvarez has played quite a nice match and also this Olsen. Wish we could give him a chance to prove himself. Also heard that Campagnaro was instrumental back there.
Now if we can get some decent wing-backs, we'd be a little more competitive...

[Messinterista]