
TONINO CAGNUCCI
Si chiama George Soros, è uno degli uomini più ricchi del mondo e vuole comprare la AS Roma. Nei prossimi giorni ci saràl’incontro per discutere dell’offerta alla proprietàgiallorossa e quindi mettere le basi per chiudere la trattativa non oltre giugno. L’ultima parola spetta alla famiglia Sensi che ieri non ha smentito l’interessamento del presidente del Soros Fund management e fondatore del Quantum Fund, (uno dei fondi d’investimento più famosi al mondo) reso noto da Milano Finanza. In Borsa il titolo è salito del 3,46%.
George Soros è stato individuato dalla Inner Circle Sports llc, un fondo di investimento con sede a New York, una merchant bank specializzata nel business sportivo che, tra le altre operazioni, ha assistito i miliardari Tom Hicks e George Gillett nella scalata da 240 milioni di sterline per il Liverfekkin'wankscum. Per la Inner Circle in questa operazione ha lavorato anche Rothschild, tra le banche di investimento più importanti, per valutare fino agli ultimi dettagli ogni implicazione legata all’operazione, non solo i dati di bilancio della AS Roma e quelli della controllante ItalPetroli (indebitata di 367 milioni di euro), ma anche le potenzialitàdi un bacino d’utenza lontano dall’essere pienamente sfruttato. Dell’operazione fa parte anche l’avvocato Joe Tacopina, salito agli onori delle cronache italiane per essere il difensore di Amanda Knox nel delitto di Perugia. L’offerta dovrebbe ammontare ad oltre 200 milioni di euro. Emissari americani hanno giàallacciato contatti con rappresentati dell’attuale proprietàromanista, e, in particolare - stando a quanto riporta Milano Finanza - con un legale esterno alla Roma e alla ItalPetroli, ma vicino ai Sensi: Gian Roberto De Giovanni, dello studio legale Lovells di Roma, che giàintervenne nella trattativa, poi fallita, tra la famiglia e la Nafta Moskva.
Sciolte le riserve, Soros appare chiaramente favorito nell’acquisto della AS Roma rispetto alla cordata, sempre statunitense, che fa capo alla Wasserman Media di Casey Wasserman e che ha come principale finanziatore il magnate dell’abbigliamento casual John J. Fischer, della famiglia proprietaria dei marchi Gap e Banana Republic. Nella cordata è stato coinvolto anche Raffaello Follieri, giovane uomo d’affari molto attivo nel mercato immobiliare Usa, amico dei Clinton, che ha saldato il suo interessamento con quello primigenio di Wasserman e che recentemente ha firmato un documento nel quale segnala «di non aver niente a che vedere» con l’altra operazione, cioè quella messa in piedi dalla Inner Circle.
L’eventuale eliminazione della squadra dalla Champions League potrebbe accelerare le cose. Chiunque vinca la corsa ha intenzione di costruire uno stadio di proprietàper l’AS Roma. Anche l’offerta di Fischer dovrebbe aggirarsi attorno ai 200 milioni di euro e potrebbe prevedere il mantenimento, in un ruolo da individuare, della famiglia Sensi nel nuovo assetto societario; altrimenti con l’eventuale e più probabile arrivo di Soros ai Sensi saràdestinata una carica onoraria.
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SOROS E LA NUOVA CORDATA USA
Pubblicata giovedì 3 aprile 2008
La Roma ancora in primo piano per questioni finanziarie. La societàgiallorossa da mesi ormai è sulle prime pagine dei quotidiani per presunte offerte di acquisto ricevute. Nell'ultimo periodo si sono fatte sempre più insistenti, in particolare quelle che riguardano investitori statunitensi. Dopo le voci sulla cordata di Casy Wasserman e John J.Fisher, ora spunta un altro pool di finanziatori, tra cui il magnate George Soros, riuniti intorno alla merchant bank Inner Circle di New York, gia' coinvolta nell'acquisto del Liverfekkin'wankscum da parte di Tom Hicks e George Gillett. Entrambi i gruppi, scrive MF, non dovrebbero essere lontani dal muovere i propri passi formali, visto che le due diligence sono gia' state consegnate. Per la Inner Circle ha lavorato Banca Rothschild, mentre per Wasserman ancora non si conosce il nome dell'advisor, ma sembra accertato che nessuna delle due cordate e' legata al discusso finanziere foggiano Raffaello Follieri, il cui nome e' stato nelle settimane scorse accostato all'operazione. Per ora, comunque, nessuna offerta formale e' stata portata all'attenzione della famiglia Sensi o del management di ItalPetroli, la holding che controlla la As Roma e che e' partecipata al 49% da UniCredit. Tra l'altro, in diverse occasioni, Rosella Sensi, a.d. della societa' di calcio, ha dichiarato ch la Roma non e' in vendita. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, comunque, emissari degli americani avrebbero preso contatto con un legale esterno alla Roma e alla ItalPetroli, ma vicino ai Sensi: si tratta di Gian Roberto De Giovanni, dello studio legale Lovells di Roma, che gia' intervenne nella trattativa, poi fallita, tra la famiglia e la Nafta Moskva.